Pontoni Canadesi
Paese che vai , usanza che trovi .
Sono cose che si sanno . Questa verita’ riguarda i gusti alimentari , abbigliamento , in fatto di auto , probabilmente anche nelle cose piu’ private , e chiaramente , anche nel tema che sempre mi sta a cuore …le barche .
Se si ha la fortuna di visitare la meravigliosa costa di Sorrento , si dovrebbe riuscire a individuare almeno un gozzo sorrentino in mare , in qualche momento . Ne dovro’ parlare , di quelle belle barche, prima o poi.
Nel nord Europa , abbiamo una bella scelta di barche classiche dalle linee inconfondibili .
Ad Hong Kong , le classiche giunche in legno massello ..meravigliose .
Insomma , Paese che vai …barca che trovi .
Era un giorno di gennaio del 2007 e me ne stavo tranquillo nel mio ufficio a giocare a scacchi con il computer , quando entrarono due simpatici signori canadesi …con la loro idea .
Conoscevano i pontoni canadesi . Costruiti in alluminio e molto interessanti .
Ovviamente si tratta di barche da lago o grande fiume , o perlomeno da acque tranquille .
Io non conoscevo per nulla i pontoni , e mi dovetti documentare rapidamente .
Dopo alcuni incontri , capitolai come al solito , e decidemmo di procedere alla costruzione di un pontone trimarano di quasi 10 metri per 3.5 , con bagno chiuso , con panche e tavoli e sofa’ .
Mi misi all’ opera a disegnare il tutto . Ecco cosa ne usci’ , qui sotto .
Dopo solo 4 mesi si riusci’ a completare il lavoro ed il risultato mi soddisfo’ parecchio, considerando che si trattava di un prototipo .
Si decise di mettere in mare al porto di Ocean Marina Pattaya , per le prove in mare .
La barca era motorizzata con 2 piccoli fuoribordo , se non mi sbaglio a ricordare , di 30 hp l’ uno .
Dopo la prova in mare , rimase da affrontare il problema della consegna .
I signori canadesi abitavano a Rayong ( circa 60 km di distanza ) , in un villaggio di pescatori , dove si erano trasferiti con le loro signore , del posto .
Vi era una rampa , brutta e sporca , in mezzo alle barche da pesca , ingombra di rottami e porcherie .
Arrivammo sul luogo , con il nostro ingombrante rimorchio, con me alla guida del pick up , in piena notte .
Dopo lunghe e faticosissime manovre a mano sulla rampa senza illuminazione , si riusci’ a mettere in mare , anzi a mettere nel canale .
Esultanti e tutti sudati , ci accingemmo a levare le tende e salutare l’allegra brigata , e ritornare all’ ovile.
Uscendo dalla rampa , pero’ , non vidi un bel pezzo di ferro arrugginito e squarciai due gomme del pick up !
Era notte fonda ed avevo sul pick up 5 o 6 operai volonterosi .
Non me la sentii di affrontare altri problemi per quella notte . Di fronte alla rampa , c’era un karaoke con musica dal vivo e bar aperto tutta la notte .
Invitai gli operai a seguirmi . Ci prendemmo un tavolino con vista sulla rampa e sul pick up dalle gomme distrutte .
Dopo solo un paio di bottiglie di wiskey , i nostri dolori e la stanchezza se ne stavano andando , e il sole si stava alzando e un nuovo giorno stava iniziando e nuove sfide ci attendevano .
e ancora ci attendono , dopo tanti anni , sempre piu’ grosse e noi …sempre piu’ esperti .
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